11 modifiche alle guide SCCS per i test sulla sicurezza dei cosmetici, più una nota su "Nano"
Il comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS) dell'UE ha recentemente pubblicato la dodicesima revisione delle sue note guida (NoG) per i cosmetici e i test sugli ingredienti cosmetici; la precedente revisione delle NoG è avvenuta nel 2021. Secondo il SCCS, le NoG sono progettate per indirizzare le autorità pubbliche e l'industria cosmetica al fine di migliorare la conformità armonizzata con l'attuale legislazione UE sui cosmetici.
Le guide vengono regolarmente riviste per incorporare il progresso delle conoscenze scientifiche in generale e l'esperienza acquisita in particolare nel campo dei test e della valutazione della sicurezza degli ingredienti cosmetici. Sebbene le guide siano incentrate sugli ingredienti cosmetici, vengono fornite alcune indicazioni indirette anche per la valutazione della sicurezza dei prodotti finiti.
La legislazione sui cosmetici Il regolamento (CE) n. 1223/2009 è stato pienamente attuato negli ultimi anni, vietando la sperimentazione animale per i cosmetici. Pertanto, il SCCS riferisce di aver seguito da vicino lo sviluppo e la validazione di metodi di test alternativi, con particolare attenzione alle metodologie sostitutive.
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Le modifiche alle NoG si concentrano non solo sulle alternative alla sperimentazione sugli animali, ma prendono in considerazione anche i dati e i test sull’esposizione, la protezione solare, i CMR, gli interferenti endocrini e altro ancora. Quella che segue è una panoramica delle 11 principali modifiche; ulteriori dettagli sono forniti nel documento completo di 203 pagine.
In relazione al suo blog sulle nanotecnologie emergenti e sulle nanotecnologie, lo studio legale JD Supra ha evidenziato le modifiche della dodicesima revisione delle NoG relative ai nanomateriali come segue:
Nanomateriale = prodotto intenzionalmente: ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera k), del regolamento sui cosmetici, per nanomateriale si intende "un materiale insolubile o biopersistente e fabbricato intenzionalmente con una o più dimensioni esterne, o una struttura interna, sulla scala da 1 a 100 nm." Il blog sottolinea che, secondo le NoG, "[l]l Regolamento riguarda quindi principalmente quei nanomateriali prodotti intenzionalmente e che sono insolubili/scarsamente solubili o biopersistenti (ad esempio, metalli, ossidi metallici, materiali di carbonio, ecc.), e non quelli che sono completamente solubili o degradati e non sono persistenti nei sistemi biologici (ad esempio liposomi, emulsioni olio/acqua, ecc.)."
Testare i nanomateriali: sempre secondo i NoG, "In generale, una serie di revisioni hanno concluso che l'attuale paradigma di valutazione del rischio, in uso per i prodotti chimici convenzionali, dovrebbe in linea di principio essere applicabile anche ai nanomateriali ingegnerizzati. Tuttavia, è stato anche sottolineato che gli attuali metodi di prova potrebbero richiedere alcuni adattamenti per tenere conto delle particolarità dei nanomateriali."
Requisiti in materia di informazioni sui nanomateriali: infine, oltre ai dati sulla sicurezza del nanomateriale principale, il SCCS richiederebbe anche come minimo: